IL 1954 - LA STORIA
A cura di Mirko Fini
La quarta edizione del Festival, è all'insegna di alcune
novità: la prima è quella di una vittoria di voci maschili; la seconda è la
presenza della TV.
In effetti nel 1954 nasce la televisione, ma l'ente di stato pur mandando dei
collaboratori, preferisce mandare in onda la manifestazione via radio, forse
spaventata dalla complessità tecnica di questa manifestazione e dall'esiguo
numero di abbonati televisivi che vi erano allora, nonostante la tanta
promozione fatta dopo la sua nascita.
Esiste dunque un video girato all'epoca senza audio, perché sembra che l'addetto
alle riprese dimenticò di premere il tasto dell'audio mentre riprendeva. Su
questo video sono state successivamente incise di nuovo le canzoni e la
conduzione del presentatore: Nunzio Filogamo che piace tanto al pubblico ed
anche all'ente radiotelevisivo. Due sono le orchestre: l'Orchestra della Canzone
diretta da Cinico Angelini che annovera tra i suoi cantanti: Carla Boni, Gino
Latilla, Achille Togliani, Duo Fasano e Vittoria Mongardi; la seconda Orchestra
è diretta da Alberto Semprini con i suoi solisti. Tra i suoi cantanti: Giorgio
Consolini, Natalino Otto, Katyna Ranieri, Gianni Ravera, Franco Ricci, Flo
Sandon's, Quartetto Cetra.
Nilla Pizzi veterana delle prime edizione viene immediatamente ribattezzata
dalla stampa "La grande assente". Sembra che il maestro Angelini non l'abbia
voluta, preferendole la Mongardi in quanto la "regina della canzone italiana" ha
chiuso poco prima dell'inizio della manifestazione la sua storia sentimentale
con il Maestro Angelini. Così il maestro si vendicò non invitandola alla
manifestazione ed assegnando a Gino Latilla ben sette canzoni compresa la
vincitrice, quale premio per aver chiuso il suo breve ma intenso periodo
sentimentale con la Pizzi.
Contestate le giurie come sempre; si suppone che le telefonate che comunicano i
risultati vengono fatte dagli scantinati del Casinò.
Il grande Totò debutta come autore di uno dei brani in gara "Con te". I prezzi
iniziano a crescere a testimonianza del grande successo che sta ottenendo la
manifestazione; 5.000 lire per le serate delle eliminatorie e 10.000 lire per la
serata della finale.
Anche le interpreti femminili tengono più al look: Katyna Ranieri si presenta
con abiti piuttosto audaci per l'epoca e la Mongardi cambia vestito per ogni
canzone che canta. Vince quest'edizione il brano "Tutte le mamme" che riscuote
successo in ambedue le versioni (Latilla-Consolini), che parla di un tema
piuttosto ricorrente nella manifestazione: le mamme appunto.
Per quanto riguarda le altre canzoni "Mogliettina" è un brano simpatico tutto
giocato sull'uso dei diminutivi e vezzeggiativi. Il tema della nostalgia è ben
rappresentato da due canzoni che ottengono notevole successo: "Berta Filava" un
valzerone di Fiammenghi e "Aveva un bavero" una delle prime canzoni
festivaliere, assai orecchiabile.
Al secondo posto si piazza però "Canzone da due soldi" che diviene il primo hit
festivaliero (130.000 copie vendute). Questa canzone interpretata magistralmente
dalla Ranieri, usa una terminologia colloquiale, adatta a trasmettere sentimenti
legati alla quotidianità.
Terza classificata "E la barca tornò sola" che farà il giro del mondo grazie a
Renato Carosone, che a tempo di record la incise stravolgendone i tempi ed
aggiungendo "E a me che me ne importa!".
Stefano Cervi giornalista dei Sorrisi e Canzoni scrive: "Eliminate di proposito
le canzoni patriottiche e tutte quelle improntate a un sentimentalismo troppo
ovvio e così spesso insincero, la musica leggera esce da questo IV festival con
una veste anche più decorosa e brillante".
Riporto poi delle quartine scritte su una rivista dell'epoca prendendo spunto
dai titoli di alcune canzoni in gara: "Non è mai troppo tardi per cantare, con
te, sotto l'ombrello, mogliettina. Ma con questi motivi da ascoltare, la gioia
di vivere va in cantina. Angeli senza cielo le canzoni cantate al Festival senza
emozioni. Un Cirillino ci o un Piripicchio, non valgono granché, meno di un
picchio. Cantando una canzone da due soldi, i drammi di Sanremo son risolti. Ma
se Berta filava nel brodicchio, a noi non ce ne importa un Piripicchio."
Già all'epoca pareri contrastanti dei giornalisti che iniziano a sputare fuoco
sul Festival!!!!
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1955 -->
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