Festival di Sanremo 2023
La cronaca della quarta serata,
venerdì 10 febbraio 2023
Commento a cura di
Cristiano Mancin
La quarta serata del
Festival è da sempre la più attesa dal pubblico a casa, quella delle cover, che
mai come quest'anno vede un sacco di ospiti da far invidia agli stessi artisti
in gara che duettano con loro.
Pur trattandosi di
famose canzoni non inedite, le esibizioni di questa sera vengono votate da tutte
e tre le giurie (demoscopica con peso del 33%, Sala Stampa tv, radio, web 33% e
televoto 34%) e vanno a formare una classifica provvisoria che va a sommarsi a
quella già esistente.

A fare gli onori di
casa è Amadeus, mentre Gianni Morandi lo raggiunge dalla platea in tuta
da corsa sulle note di “Zitti e buoni”.
Ricordati i codici
per il televoto, parte la gara con Ariete e Sangiovanni che si
esibiscono nella cover di “Centro di gravità permanente” di Franco
Battiato, senza incidere particolarmente.
Will invece
sceglie di portare “Cinque giorni” insieme a Michele Zarrillo: la
sua voce è debole, ma per fortuna sua Zarrillo è ancora uno straordinario
interprete e lo sorregge.
Terzo artista in
gara è Elodie, grintosissima in look total black, che insieme a Big
Mama esegue “American Woman”.
Prima
pausa dalla gara ed è la volta di un emozionato ed emozionante Peppino Di
Capri, che intona “Champagne” accompagnandosi al pianoforte prima di
ricevere dalle mani del Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri e del Vicesindaco
Leandro Faraldi il premio “Città di Sanremo” alla carriera.
La co-conduttrice di
questa sera è la simpaticissima Chiara Francini. Si fa trovare seduta in
platea, perché “sono una ragazza umile... io signor Ama invece di scendere
quelle scale preferirei salirle, piano piano”.
La gara riprende con
Olly, che riarrangia a modo suo con un freestyle “La notte vola”
di Lorella Cuccarini. La showgirl canta e balla insieme a lui,
confermandosi un'artista completa.
E' la volta poi di
Ultimo, che si presenta insieme ad Eros Ramazzotti. I due
cantautori romani duettano sulle note di “Adesso tu”, “Un'emozione per
sempre” (di cui Eros inizialmente si dimentica le parole) e “Più bella
cosa”.
Nel frattempo
Chiara Francini ha indossato il primo abito da sera e ha finalmente sceso la
scalinata, giusto in tempo per presentare l'esibizione di Lazza, che
insieme ad Emma e con l'accompagnamento del primo violino della Scala,
Laura Marzadori, propone il brano di Nesli “La fine”.
Al rientro dalla
pubblicità, è Tananai ad esibirsi insieme a Don Joe e a Biagio
Antonacci. Si parte proprio con “Vorrei cantare come Biagio” di
Simone Cristicchi, per poi virare su un medley di “Quanto tempo e ancora”
e “Sognami” dello stesso Antonacci, di cui Tananai sembra l'erede.
Dopo un siparietto
con Chiara Francini che canta insieme ad Amadeus la storia del
loro incontro, tocca a Shari che duetta con Salmo in due brani di
Zucchero: “Hai scelto me” e “Diavolo in me”.
A fine esibizione,
Salmo restituisce simbolicamente ad Amadeus il microfono rovinato col tuffo
nella piscina della Costa Smeralda la prima sera.
Gianluca Grignani
sceglie di andare sul sicuro col brano che l'ha lanciato proprio a Sanremo nel
1995, “Destinazione paradiso”, in duetto con Arisa e con la
partecipazione straordinaria alla direzione del Maestro Beppe Vessicchio.
L'esibizione non è impeccabile, ma riescono a trascinare il pubblico.
Oggi
10 febbraio è la Giornata del ricordo, istituita in memoria della tragedia delle
foibe. Amadeus a riguardo legge un brano di “La bambina con la valigia”,
libro che raccoglie la testimonianza dell'esule giuliana Egea Haffner.
Al rientro dalla
pubblicità, consueto collegamento col palco del Suzuki Stage in Piazza
Colombo, su cui si esibiscono La Rappresentante Di Lista in un medley di
due brani: “Diva” e “Ciao ciao”.
Riprende poi la gara
con Leo Gassmann, anche lui alle prese con un medley di brani di un pezzo
da novanta del cantautorato italiano, Edoardo Bennato. I due,
accompagnati dal Quartetto Flegreo, cantano “A cosa serve la guerra”,
“L'isola che non c'è” e “Il rock di capitan uncino”.
Gli Articolo 31
invece rimangono fedeli a loro stessi e propongono in duetto con Fedez
uno scatenato medley dei propri successi.
Tocca poi a due
pezzi da novanta, forse le migliori voci femminili degli ultimi trent'anni:
Giorgia ed Elisa. Interpretano divinamente, alternandosi nelle parti,
i brani con cui conquistarono i primi due posti del Festival di Sanremo 2001: “Luce”
e “Di sole e d'azzurro”.
Colapesce
e Dimartino puntano invece su un super classico della canzone italiana,
forse fin troppo inflazionato: “Azzurro”, scritta da Paolo Conte per
Adriano Celentano nel 1968. Al loro fianco una splendida Carla Bruni.
Ospiti
non musicali della serata sono Carolina
Crescentini, Matteo Paolillo e i ragazzi protagonisti della serie
Rai di successo “Mare Fuori”.
Cambio d'abito per
Chiara Francini, che prima fa cantare una ninna nanna a Morandi, anticipando in
qualche modo quello che sarà il tema del suo monologo, e poi introduce
l'esibizione dei Cugini di Campagna con Paolo Vallesi. I brani scelti sono,
inevitabilmente, “Anima mia” e “La forza della vita”. Paolo Vallesi si dimostra
in gran forma, tanto da far pensare che possa ambire a un posto in gara nella
prossima edizione.
Marco Mengoni,
anziché puntare su un nome di spicco con cui duettare, punta tutto sulla scelta
del brano e sull'arrangiamento: con “Let it be” dei Beatles, eseguita insieme al
Kingdom Choir, conquista l'ennesima standing ovation.
Il collegamento
dalla Costa Smeralda questa sera vede esibirsi a bordo piscina Takagi & Ketra,
con un medley di “Roma Bangkok”, “Una volta ancora”, “Bubble” e “Panico”.
Tornando poi alla
gara, è la volta della strana coppia formata da gIANMARIA e Manuel Agnelli, con
un brano dello stesso Agnelli, “Quello che non c'è”. Il giovane è acerbo, ma se
la cava.
Mr.Rain con l'aiuto
di Fasma cerca invece di svecchiare “Qualcosa di grande” dei Lunapop.
La gara prosegue con
Madame, che con “Via del campo” di Fabrizio De André decide di tenere una sorta
di fil rouge col tema già trattato nel brano in concorso. La accompagna per
l'occasione il rapper Izi.
Rivisitazione di
“Sarà perché ti amo” invece, ma molto meno coinvolgente dell'originale, per i
Coma_Cose con i Baustelle.
Ad Andrea Delogu e
Jody Cecchetto, conduttori della fascia quotidiana denominata PrimaFestival,
spetta poi il compito di presentare Rosa Chemical, che in coppia con Rose Villain propone la sua personalissima versione di “America” di
Gianna Nannini.
I Modà invece si
uniscono per l'occasione a Le Vibrazioni e creano un bell'insieme sulle note di
“Vieni da me”.
Dopo il consueto
collegamento con Ema Stokholma e Gino Castaldo, che seguono in diretta il
Festival ogni sera per Radio2, tocca a Levante che, accompagnata al pianoforte
da Renzo Rubino, propone una pallida versione di “Vivere”, dell'inarrivabile
Vasco Rossi.
Anna Oxa decide
invece di riarrangiare, senza troppi stravolgimenti se non qualche vocalizzo di
troppo, il brano del suo debutto, “Un'emozione da poco” con l'ausilio del
violoncellista albanese Iljard Shaba.
Anche ai
co-conduttori del PrimaFestival, Gli Autogol, viene dato modo di salutare il
pubblico dell'Ariston e di presentare uno degli artisti in gara: è Sethu, che
con i Bnkr44 propone “Charlie fa surf” dei Baustelle.
LDA decide invece di
mettersi alla prova con “Oggi sono io” duettando col suo autore, Alex Britti.
Solito freestyle, senza il quale sembra che ormai non possano esistere le cover,
ma lui se la cava bene.
Tocca poi a Mara Sattei, che sceglie
Noemi come partner per cantare “L'amour toujours” ed
omaggiare così Gigi D'Agostino, il noto dj e produttore da tempo affetto da una
grave malattia.
Giusto il tempo per
un saluto a Fiorello, in collegamento da via Asiago in Roma da cui condurrà poco
dopo l'ultima puntata del suo particolarissimo Dopofestival (denominato “Viva
Rai2... Viva Sanremo su Rai1”) e si torna alla gara con Paola e Chiara e un
medley dei loro successi, stravolti dal remix dei dj Merk & Kremont.
Nuovo cambio d'abito
per Chiara Francini, che tira fuori dal seno il cartoncino per la presentazione
dell'ultimo brano in gara: “Salirò” di Daniele Silvestri viene ben
reinterpretata dai Colla Zio con la partecipazione della splendida Ditonellapiaga.
Viene dato lo stop
al televoto e in attesa del verdetto è il momento del monologo preparato da
Chiara Francini per l'occasione: un toccante monologo sulla (sua) maternità
mancata, sulle difese rispetto a chi la festeggia e su cosa significhi sentirsi
madre senza avere davvero un figlio.
Giunge quindi il
risultato della gara delle cover, di cui vengono svelate solo le prime cinque
posizioni.
Vince, confermandosi
super favorito di questo festival, Marco Mengoni grazie alla sua cover di “Let it be”.
A premiarlo sono il
Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e il Presidente del Consiglio
Comunale di Sanremo, Alessandro Il Grande.
Seguono nell'ordine
Ultimo, Lazza, Giorgia e Mr.Rain.
In chiusura viene
comunicata la classifica generale aggiornata con la somma dei voti di questa
quarta serata:
1.
Marco Mengoni
2.
Ultimo
3.
Lazza
4.
Mr.Rain
5.
Giorgia
6.
Tananai
7.
Madame
8.
Rosa Chemical
9.
Elodie
10.
Colapesce e Dimartino
11.
Gianluca Grignani
12.
Coma_Cose
13.
Modà
14.
Articolo 31
15.
LDA
16.
Leo Gassmann
17.
Paola e Chiara
18.
Ariete
19.
Mara Sattei
20.
Colla Zio
21.
gIANMARIA
22.
Cugini di Campagna
23.
Levante
24.
Olly
25.
Anna Oxa
26.
Will
27.
Shari
28.
Sethu
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