Festival di Sanremo 2016
La cronaca della terza serata, giovedì 11 febbraio 2016
Commento a cura di
Cristiano Mancin
La terza serata del Festival parte a razzo con le altre due
sfide dirette tra le Nuove Proposte.
Parte Miele, con la canzone “Mentre ti parlo”. La canzone è forte
e lei ha grinta e carattere.
Il suo sfidante è Francesco Gabbani, con la sua trascinante “Amen”.
La sfida è tosta e vede Miele vincitrice col 53% dei voti, ma scopriremo in
seguito che il risultato non sarà esattamente questo.
Il secondo scontro vede l'italo-australiano Michael Leonardi con la
canzone “Rinascerai” contro Mahmood e la sua “Dimentica”.
Stravince, a mio parere sorprendentemente, Mahmood con il 67% dei voti.
Il
primo ospite della serata è Marc Hollogne, in arte Marciel, famoso
per le sue contaminazioni tra cinema e teatro. Quasi una sorta di clown 2.0.
Inizia quindi la gara delle cover. I 20 big si esibiranno sul palco
interpretando alla loro maniera 20 canzoni che hanno fatto la storia della
musica.
Una serata, quella del giovedì, che da quando è stata istituita come serata
“alternativa” ha cambiato formula più volte ma ha sempre riscosso un grande
successo, sia quando si trattava di duettare con altri artisti sui brani in
gara, sia quando si è trattato di omaggiare la storia della musica, come
quest'anno.
I 20 big sono divisi in cinque gruppi e ogni gruppo vedrà un vincitore tramite
televoto. Un ulteriore sessione di televoto decreterà il vincitore assoluto
della serata.
La prima ad esibirsi è Noemi, con la sua grintosa interpretazione di
“Dedicato”.
I Dear Jack, invece, si lanciano in un salto generazionale rischioso,
reinterpretando “Un bacio a mezzanotte”. Un sacrilegio!
Tra una sfilata di Madalina Ghenea e uno strafalcione di Gabriel Garko,
arriva il momento degli Zero Assoluto, che si cimentano in una versione
soporifera della sigla del cartone animato “Goldrake”.
Virginia Raffaele questa sera è stata imbruttita ulteriormente per
interpretare Donatella Versace.
Geniale, ma restare nel personaggio anche quando deve introdurre i cantanti in
gara a volte può risultare sgradevole.
Giovanni Caccamo e Deborah Iurato propongono la loro rivisitazione di
“Amore senza fine” di Pino Daniele, senza però brillare particolarmente.
Il televoto decreta come vincitrice del primo gruppo di cover quella di Noemi.
Il secondo gruppo si apre con Patty Pravo che decide di reinterpretare sé
stessa, eseguendo la sua “Tutt'al più” accompagnata dal rapper Fred De
Palma. Praticamente canta solo lui...
Alessio Bernabei, invece, interpreta un brano di Riccardo Cocciante,
“A mano a mano”, accompagnato da Benji e Fede, divi di youtube esclusi da
Sanremo Giovani.
Frizzante, poi, la versione di “Amore disperato” fornita da Dolcenera,
seguita dall'omaggio di Clementino a Fabrizio De André con “Don Raffaé”.
Il brano di De André, eseguito con l'orchestra di Sanremo, è un bijoux e
Clementino vince meritatamente la sfida del secondo gruppo.
Giunge quindi il momento nostalgia con la reunion dei Pooh, in cinque
grazie al reintegro di Riccardo Fogli nel gruppo.
Le loro canzoni sono immortali, ma loro non sono più proprio dei giovincelli e
impietosamente lo dimostra un sempre più in difficoltà Roby Facchinetti, che
chiude “Uomini soli” (canzone vincitrice del Festival 1990) con il sostegno
vocale di Riccardo Fogli.
E' stato bello, ma hanno fatto il loro tempo.
Al rientro dalla pubblicità viene confermato quanto già era filtrato tra i
social network a inizio serata.
Per un inconveniente tecnico, la sala stampa non ha potuto esprimere il proprio
voto durante la prima sfida dei giovani, tra Miele e Francesco
Gabbani, falsandone quindi il risultato.
Un imbarazzatissimo Carlo Conti è costretto ad annunciare che il
ricalcolo dei voti ha ribaltato il risultato e che il vincitore è, per un
soffio, Francesco Gabbani.
Purtroppo non è la prima volta che succede un inconveniente simile ed apre
nuovamente la porta al sospetto di brogli sulle classifiche, cosa di cui faremmo
volentieri a meno.
Si attendono comunque ricorsi e, magari, il ripescaggio di Miele per un'inedita
finale a cinque.
Ad aprire il terzo gruppo di cover sono due brani non proprio italiani.
Elio e le Storie Tese reinterpretano in chiave anni '70, alla moda della
“Febbre del sabato sera”, la quinta di Beethoven, mentre Arisa canta
egregiamente la cover di “Cuore” di Rita Pavone, la cui versione
originale però è americana.
Rocco Hunt scatena il pubblico in sala con la sua versione di “Tu vuo'
fa' l'americano”, mentre Francesca Michielin incanta con “Il mio
canto libero” di Mogol-Battisti.
Il televoto premia Rocco Hunt.
Nel quarto gruppo di cover, anche Neffa riprende una canzone di Carosone,
“O Sarracino”, senza però entusiasmare.
Valerio Scanu, invece, ribadisce di essere un potenziale vincitore del
Festival con la sua interpretazione di “Io vivrò (senza te)”, sempre del
magnifico duo Mogol-Battisti.
Irene Fornaciari sceglie di cantare una cover di una cover: “Se perdo
anche te” di Gianni Morandi, cover di un brano di Neil Diamond. La scelta
mette in confusione i coristi, che la cantano al maschile mentre lei la
trasforma al femminile (“piango all'amore di un unico uomo...”).
Un grandissimo Morgan coi Bluevertigo chiude il gruppo interpretando,
quasi in punta di piedi, “La lontananza” di Domenico Modugno.
Carlo Conti annuncia la vittoria del gruppo da parte di Valerio Scanu
quasi con noncuranza, come se fosse cosa ovvia.
Per il quinto gruppo, Lorenzo Fragola decide di interpretare “La donna
cannone” di Francesco De Gregori, cavandosela piuttosto bene nonostante la
delicatezza del brano.
Enrico Ruggeri interpreta invece “A Canzuncella” degli Alunni del
Sole, ma è troppo slegato dal proprio genere.
Bravissima Annalisa, con l'energica cover di “America” di Gianna
Nannini.
Ma il momento più emozionante della serata è senza dubbio la cover di “La sera
dei miracoli” eseguita dagli Stadio. A un certo punto della canzone la voce di
Lucio Dalla li accompagna, creando una magia unica.
La vittoria del gruppo è cosa loro.
Si riapre il televoto per i cinque vincitori dei rispettivi gruppi, per
decretare il vincitore della serata.
Nell'attesa, tocca all'ospite internazionale, il cantautore irlandese Hozier,
con la sua hit “Take Me To Church”.
In conclusione di serata, viene decretata canzone vincitrice della serata “La
sera dei miracoli”, cantata dagli Stadio.
Seguono, nell'ordine, Valerio Scanu, Clementino, Noemi e Rocco Hunt.
A domani sera con la finale delle Nuove Proposte e le prime eliminazioni dei
big.
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