2009 (59a Edizione)
La quarta serata
Commento a cura di Cristiano Mancin
La
quarta serata del Festival di Sanremo 2009 parte con una straordinaria
performance del soprano Dimitra Theodossiou e del tenore
Gianluca Terranova, che attorniati dalle coreografie di
Daniel Ezralow ripercorrono un altro pezzo di storia della musica,
partendo dalle musiche di Puccini, passando attraverso “Torna a
Surriento”, fino ad arrivare a “We are the champions”
dei Queen, sulle cui note vengono introdotte le dieci Proposte che
stasera si contenderanno la vittoria.
Questa però è anche la serata dei duetti per la categoria
Artisti.
Il primo ospite a salire sul palco è Gianni Morandi, che
accompagna la performance di Pupo, Paolo Belli e Youssou N’Dour.
Il brano “L’opportunità” è sulle corde anche dell’eterno ragazzo, che insieme a
Pupo e Belli sostiene da anni la Nazionale Italiana Cantanti.
La seconda artista ad esibirsi è Patty Pravo (“E io verrò un
giorno là”), accompagnata da tre musicisti d’eccezione: il batterista
Dave Weckl, Nathan East (già bassista di Eric Clapton)
e il chitarrista Todd Rundgren.
Decisamente sprecati, non aggiungono nulla al brano; lei continua a racimolare
stonature qua e là, ma più ascolto l’arrangiamento e più ho il sospetto che la
canzone possa clamorosamente centrare il podio…
Con
aria seria, fiera e disinvolta, irrompe Luca Laurenti che
presenta a Bonolis una stramba lettera di dimissioni, deluso
perché per lui ci sono solo “donne con la barba” (riferendosi ai valletti). Se
ne pentirà di lì a poco, vedendo arrivare sul palco le tre bellezze italiane
della serata: sono le Playmate Sarah Nile, Micol Ronchi
e Cristina De Pin, introdotte dal brano “Like a
virgin”.
Insieme a loro, Bonolis presenta Fausto Leali (“Una piccola
parte di te”), che si esibisce in coppia con Fabrizio Moro.
Alcuni problemi tecnici permettono al conduttore di fare battute sulle tre
“conigliette” di Playboy e agli spettatori di ritardare la sofferenza dovuta
all’ascolto della performance dei due.
Segue Sal Da Vinci (“Non riesco a farti innamorare”), in coppia
col suo mentore, nonché produttore, Gigi D’Alessio. Lo stile li
accomuna, ma Sal, pur non eccellendo, è decisamente migliore di Gigi.
Tocca poi a Dolcenera (“Il mio amore unico”), in coppia per
l’occasione con Syria. Le due si divertono e sicuramente
divertono anche il pubblico. Ma quell’ondeggiare della gonnellina di Dolcenera
ricorda tanto lo zecchino d’oro… Personalmente la preferivo più “nera”.
Luca Laurenti, pentito, viene perdonato da Bonolis,
che gli permette di cantare attorniato dalle tre playmate. “Sembra la conigliera
delle Ande!”, esclama.
La gara riprende poi con Francesco Renga (“Uomo senza età”),
accompagnato dal soprano Daniela Dessì. Bella esecuzione, ma
canta quasi tutto lei.
Quindi è il momento di Alexia e Mario Lavezzi (“Biancaneve”),
con la partecipazione straordinaria di Teo Teocoli, che non
sfigura affatto al fianco dei due.
E’
quindi il momento di presentare il modello di questa quarta serata, finalmente
italiano: Ivan Olita, noto anche come vj di Mtv. Simpatico,
parla a raffica peggio di Bonolis, che rimpiange i modelli stranieri delle
scorse serate.
Prova intensa quella di Al Bano (“L’amore è sempre amore”); al suo fianco
l’attore Michele Placido, che recita le strofe lasciando ad Al Bano il
folgorante ritornello.
Giunge
quindi il momento del super ospite internazionale della serata: è il magnate
dell’editoria Hugh Hefner, creatore della celebre rivista “Playboy”.
Paolo Bonolis lo introduce così: “Ecco un 82enne che è per molti
adulti ciò che Disney è per molti bambini”. Con lui, le tre sue
fidanzate, Crystal Harris e le gemelle Kristina e
Karissa Shannon, oltre alla playmate ucraina Dasha Astafieva.
Mentre Bonolis lo intervista, una streaker, vestita solo di un perizoma nero e
con un body-painting che la trasforma in una tigre, irrompe pacificamente sul
palco: è la pornostar Laura Perego, che pare voglia protestare
contro l’utilizzo delle pellicce. Sicuramente è riuscita a farsi pubblicità.
Alla ripresa della gara, è un altro
attore a salire sul palco per accompagnare uno degli artisti:è il siciliano
Francesco Benigno, che alterna con Marco Masini
parti cantate e recitate del brano “L’Italia”.
Tocca quindi a Povia, con una versione acustica del discusso
brano “Luca era gay”. Ancor più discusso e discutibile dopo questa esibizione,
che si conclude con un bacio (eterosessuale) tra l’attore Massimiliano
Varrese (noto per la fiction “Carabinieri”) e un’attrice in abito da
sposa. Il loro è il bacio più lungo della storia del Festival, scavalcando
quello storico del 1980 tra Olimpia Carlisi e Roberto Benigni.
Per l’esecuzione di “La forza mia”, il sardo Marco Carta si
avvale dell’apporto dei conterranei Tazenda. Il brano è
orecchiabile, ma nell’insieme la voce di Marco non si sente. Meglio.
Chiudono la gara degli Artisti i Gemelli Diversi, a cui tocca
la presentazione delle tre playmate italiane, che ci riescono solo al quarto o
quinto tentativo… Eseguono la loro “Vivi per un miracolo” accompagnandosi con la
BMB Marching Band.
Previsti
per la serata di ieri, salgono finalmente sul palco Alain Clark
e il padre Dan Clark con la loro canzone “Father &
Friend”, inno alla famiglia.
Dopo la loro esibizione, Paolo Bonolis si commuove parlando della missione delle
onlus come il Cers (Centro Ricerca e Studi) che lottano per
permettere alle famiglie italiane con bambini con gravi problemi di salute di
avere l’assistenza cui hanno diritto. Bonolis racconta la storia di una bambina,
Paola, nata con gravissimi danni fisici che, secondo la perizia del medico,
necessita di 12 ore di assistenza giornaliera. La madre, sola, non riesce a
lavorare per dare alla figlia le cure di cui ha bisogno. “La nostra legge”,
precisa Bonolis, “prevede l’assistenza domiciliare gratuita”.
Ma la richiesta della madre di Paola ha avuto come risposta una disponibilità di
soli 20 minuti giornalieri di assistenza per la piccola. “E’ uno schifo”,
continua il presentatore, “che una famiglia italiana con un bambino in queste
condizioni venga presa in giro in questa maniera. Mi rivolgo a tutti voi, non mi
rivolgo a coloro che queste cose non le capiranno mai”.
Omaggio sul palco dell’Ariston
anche alla fiction “Tutti pazzi per amore”, con
Emilio Solfrizzi e Stefania Rocca, la quale
ricorda a Bonolis che i due si sono baciati in una scena del film “Commedia
Sexy”, mentre nella precedente serata il conduttore ha chiesto a Gabriella
Pession come ci si bacia nel cinema…
In attesa di conoscere i due Artisti eliminati, Paolo Bonolis
non trova nulla di meglio che intonare “Tu vuo’ fa’ l’americano”, finché non
giunge una delle playmate con la busta contenente il responso. Come nelle
precedenti sere vengono elencati in ordine sparso i nomi degli Artisti
qualificati per la serata finale, ma Bonolis perde il conto… così non
si accorge di essere arrivato già a dieci, forse aspettandosi la presenza in
finale di uno degli esclusi, che si rivelano essere Dolcenera e i Gemelli
Diversi.
A mezzanotte parte
finalmente la finalissima per la sezione Proposte.
Sul palco dell’Ariston, per eseguire una versione breve delle loro canzoni, si
alternano nell’ordine: Barbara Gilbo (“Che ne sai di me”),
Malika Ayane (“Come foglie”), Chiara Canzian
(“Prova a dire il mio nome”), Simona Molinari (“Egocentrica”),
Arisa (“Sicnerità”), Karima (“Come in ogni
ora”), Irene (“Spiove il sole”), Iskra (“Quasi
amore”), Silvia Aprile (“Un desiderio arriverà”),
Filippo Perbellini (“Cuore senza cuore”).
L’angolo letterario è affidato a
Remo Girone, che legge una lettera aperta a Sanremo scritta dal
giornalista Michele Serra.
All’una
di notte arriva il risultato della gara delle Proposte: vince
Arisa.
Un successo meritato, genuino, per questa timida ragazza dalla bella voce.
È stata premiata l’artista che più di tutte aveva bisogno della ribalta
sanremese per emergere, in quanto tutte le altre Proposte erano già in parte
note al pubblico o hanno già avuto contratti discografici importanti. Una
vittoria che non scontenta nessuno.
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