Festival di Sanremo 2008
La terza serata
Commento a cura di Cristiano Mancin
Terza
serata che come da 4 anni a questa parte è dedicata ai duetti;
ognuno dei big in gara porterà una versione riarrangiata del proprio brano e la
eseguirà affiancato da altri artisti ospiti.
La prima esibizione è quella di Loredana Bertè in coppia con
Ivana Spagna; la Bertè si esibisce fuori gara (e ammanettata!),
in quanto la sua canzone è risultata non inedita nella parte musicale, incisa in
un album del 1988, e quindi squalificata. Folgorante duetto, strappa applausi a
tutti tranne che al direttore di Raiuno Del Noce.
Entrano quindi in scena le due vallette:
Andrea Osvart e Bianca Guaccero, che questa sera si
alterneranno nelle presentazioni.
Da stasera è anche attivo il televoto da casa per la categoria Big.
Aprono la gara i Finley
(“Ricordi”) che cantano insieme alla bellissima Belinda,
popstar spagnola che però pare un po’ spaesata. Segue Tricarico
(“Vita tranquilla”) che decide di eseguire il brano con l’ausilio del
Mago Forrest, che alle sue spalle rende in immagine “malin-comica” ciò
che il testo propone. Meglio della prima serata.
Tocca poi a Mietta (“Baciami adesso”) che canta senza
orchestra, ma con l’ausilio dei Neri per Caso, che col loro
stile a cappella vinsero il Festival tra le Nuove Proposte del 1995 ed eseguono
egregiamente anche questo brano.
Prima pausa pubblicità e al rientro è la volta di
Max Gazzé (“Il solito sesso”), che si esibisce accompagnato da
Paola Turci alla chitarra e Marina Rei alla
batteria: i tre si sono esibiti per diverso tempo in tournée insieme e mostrano
un’ottima amalgama di voci e suoni.
Seguono Fabrizio Moro (“Eppure mi hai cambiato la vita”)
accompagnato dalla voce e dal pianoforte di Gaetano Curreri
degli Stadio, non riuscendo però a migliorare il pezzo, e Sergio
Cammariere (“L’amore non si spiega”) accompagnato da Gal Costa,
grande interprete della musica brasiliana, in una bossa nova che ben si addice a
entrambi.
Dopo la pubblicità, tocca a Frankie
Hi-Nrg MC (“Rivoluzione”), il rapper che si esibisce in una partita a
scacchi con Simone Cristicchi, vincitore della passata edizione
del Festival. Botta e risposta di buon effetto.
E’
quindi il momento del primo ospite internazionale: è Marc Yu,
bambino prodigio che a soli 9 anni è un pianista di fama mondiale. Anche lui si
presta ad eseguire il brano di Pippo Baudo, “Donna rosa”.
La gara riprende con i Tiromancino (“Il rubacuori”)
accompagnati dal sax di Stefano Di Battista, seguito da
Eugenio Bennato (“Grande Sud”) accompagnato dalla moglie, Pietra
Montecorvino, con un arrangiamento meno “impetuoso” rispetto all’originale.
Segue poi uno sketch in cui al posto di Baudo compare Daniele Piombi!
Tocca quindi a Mario Venuti (“A ferro e fuoco”) che torna
insieme ai Denovo, formazione con cui vent’anni fa esordì a
Sanremo e ottenne i primi successi discografici, seguito da L’Aura
(“Basta!”) accompagnata da un gruppo di artisti facenti parte di
Rezophonic, organizzazione onlus nata per sostenere diverse cause
umanitarie nei paesi del terzo mondo. E anche questa canzone si presta bene per
veicolare questo messaggio di solidarietà.
Seconda
ospite internazionale è Yael Naim, affascinante artista
parigina di origine israeliana.
Altra pubblicità e al rientro è Gianluca Grignani (“Cammina nel
sole”) ad esibirsi insieme ai Nomadi: l’apporto del gruppo è
fondamentale per portare voti a Grignani.
E’ poi il turno di Anna Tatangelo (“Il mio amico”) che canta
insieme a Michael Bolton: abbinamento che sicuramente catalizza
l’attenzione di media e pubblico, con l’accostamento di due straordinarie voci;
Bolton canta alcune parti in inglese e il testo ci guadagna.
Segue poi un balletto di Bianca Guaccero e Andrea Osvart, su musiche originali
del maestro Pippo Caruso, che fa un excursus tra i vari strumenti e generi
musicali.
Tocca poi a Paolo Meneguzzi (“Grande”) che si fa accompagnare
da Tony Hadley, voce dello storico gruppo degli Spandau Ballet,
che con un italiano un po’ ballerino se la cavicchia.
Buona prova invece per Little Tony (“Non finisce qui”) con la
Gipsy Kings Family.
Amedeo Minghi (“Cammina cammina”) si limita invece ad
aggiungere all’arrangiamento l’accompagnamento di un pianoforte, suonato da
Marialba Berardi, e di un’arpa celtica, suonata da
Giuliana De Donno, oltre a togliere un po’ di quella fretta che
traspariva nella sua prima esibizione.
Tocca quindi ai nuovi favoriti, secondo gli scommettitori, e ai miei preferiti:
Giò Di Tonno e Lola Ponce. Ad accompagnarli è una coreografia
curata da Los Vivancos, gruppo di tango argentino.
Dopo la solita lunga e insopportabile digressione alla “casa bianca” di
Chiambretti, è la volta di Michele Zarrillo (“L’ultimo film
insieme”), accompagnato da due coriste d’eccezione, Paola e Chiara.
Chiude la serata Toto Cutugno (“Un falco chiuso in gabbia”) in
coppia con Annalisa Minetti: per loro è un bis, dopo il secondo
posto conquistato al festival nel 2005, ma non all’altezza del precedente.
In definitiva, pochi i duetti che hanno apportato sostanziosi
benefici all’artista e alla canzone in gara.
Su tutti Mietta – Neri per caso, Max Gazzé – Paola Turci – Marina Rei,
Frankie Hi-Nrg – Simone Cristicchi.
<-- 2007 - 2008 - 2009 -->
|