Sanremo Story
 

Festival di Sanremo 2008
La prima serata

Commento a cura di Cristiano Mancin

Le pagelle della prima serata e i Giovani che passano il turno


58° Festival di Sanremo
che si apre con un ricordo di alcuni dei brani vincitori delle passate edizioni, un medley seguito da un ricordo di Domenico Modugno che 50 anni fa vinceva il Festival con “Nel blu dipinto di blu (Volare)”. A cantare la canzone italiana più venduta al mondo è un elegantissimo Gianni Morandi, che allarga le braccia proprio come fece Mimmo nel lontano 1958. Morandi sarà ospite anche nella serata di venerdì 29 febbraio.
Una voce fuori campo presenta Pippo Baudo, ma ad entrare sul palco è
Piero Chiambretti, con giacca bianca e scarpe tricolore verde-bianco-rosso. A lui il compito di presentare, da far suo, l’orchestra diretta dall’onnipresente Pippo Caruso e il “co-conduttore” Pippo Baudo, col risultato di trovarsene ben 12 sul palco!
Dodici come i festival già condotti da Baudo.
“L’invasione degli Ultra-Baudi!” commenta Chiambretti, prima di far entrare il vero Pippo Baudo.
Prima serata che vede in gara i primi 10 big e 7 giovani, votati dalle giurie demoscopiche.
A rompere il ghiaccio è Paolo Meneguzzi con la canzone “Grande”.

E’ Baudo a presentare la prima valletta di questo festival (l’altra la vedremo domani): è Andrea Osvart, attrice ungherese da cinque anni in Italia protagonista di fiction e film come “Pompei” o “The Clan” al fianco di Christian De Sica.
“Assomiglia alla Ricciarelli magra!” commenta Chiambretti.
Tocca quindi all’eccentrica L’Aura con “Basta!”. I primi giovani in gara sono invece i Milagro con “Domani”: qualche problema tecnico forse all’inizio ma poi parte la buona performance del duo emiliano.
Al rientro dalla pubblicità Andrea Osvart ricorda tra le canzoni italiane “L’italiano” di Toto Cutugno ed è proprio lui a salire sul palco dell’Ariston per la quindicesima volta (2 come leader degli Albatros). Segue Frankie Hi-Nrg Mc con “Rivoluzione”. Il secondo giovane della serata è invece Andrea Bonomo con la canzone “Anna”: il brano, una serie di riflessioni su sua madre, ha una monotonia di fondo da cui sembra non uscire mai.

 

Dopo la pubblicità, gli orchestrali, con un ingegnoso trucco scenografico, si “sollevano” per lasciare maggior spazio sul palco ai ragazzi dello spettacolo High School Musical, prossimo al debutto in Italia.
La gara riprende con Fabrizio Moro, vincitore l’anno scorso nelle nuove proposte, e la sua “Eppure mi hai cambiato la vita”, seguito dal gruppo dei Frank Head: la loro “Para parà ra rara” è quanto di più stravagante potesse selezionare Pippo Baudo per un suo Festival. Simpatica.

Tocca quindi alla favorita della vigilia, Anna Tatangelo, alla sua quinta partecipazione con la discussa canzone “Il mio amico”, dedicata al suo truccatore Claudio, omosessuale.

Al rientro dalla pubblicità vengono ospitati Carlo Verdone e Geppy Cucciari, protagonisti del nuovo film del regista romano “Grosso, grasso e Verdone”, che improvvisano uno sketch basato sui personaggi del film.
La gara riprende, poi, con Michele Zarrillo e la sua canzone “L’ultimo film insieme”.
Dopo un siparietto con Chiambretti che steso su un letto sogna Andrea Osvart che gli balla intorno, è la volta di un gruppo in gara per le nuove proposte, i Melody Fall: giovanissimi ma già noti addirittura in Giappone, cantano con voce acerba “Ascoltami”.

Lunga attesa, poi, dovuta al laborioso allestimento tecnico, per introdurre l’ospite internazionale della serata: Lenny Kravitz, che lo stesso Baudo ha definito “grande cantante e bell’uomo”.
Si presta agli scherzi di Chiambretti e invita Baudo ad accennare al pianoforte un pezzo della sua canzone italiana preferita: “Donna Rosa”!

La gara riprende con l’ottavo big della serata, Eugenio Bennato, che canta “Grande sud”, seguito da Daniele Battaglia: figlio del chitarrista dei Pooh, Dodi Battaglia, canta “Voce nel vento” impressionando più per la sua difficoltà nei toni alti che per la padronanza della scena, scarsa.
Dopo un lungo e un po’ noioso sketch di Chiambretti all’interno di un gruppo d’ascolto tipo, torna la gara dei big con Max Gazzé e la sua “Il solito sesso”. Segue Valerio Sanzotta per i giovani: la sua “Novecento” tratta i temi del terrorismo e della memoria storica del nostro Paese col ritmo della ballata; lui ricorda un po’ Rino Gaetano e punta a replicare il successo che fu l’anno scorso di Fabrizio Moro.
Altra giovane in gara è Giua con la canzone “Tanto non vengo”: graziosa cantautrice, canzone spiritosa e ben eseguita.
Ultimo big della serata è Tricarico con la canzone “Vita tranquilla”.

Arrivano i risultati della serata per quanto riguarda i giovani e le giurie confermano in pieno le mie impressioni: approdano alla finale di venerdì 29 febbraio Giua, Frank Head, Milagro e Valerio Sanzotta.


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