Festival di Sanremo 2005
La quarta serata
Commento a cura di Cristiano Mancin
Classifica e pagelle dei Big che in questa serata hanno riproposto i
loro brani in maniera originale
Quarta
serata del Festival che si apre con la notizia della liberazione della
giornalista Giuliana Sgrena, prima del consueto filmato che
questa volta ritrae il Papa, allegro e sorridente, durante il Giubileo dei
giovani del 2000: un bel momento, una bella dimostrazione di come la musica
unisce.
Prime presentazioni e prima frecciatina di Paolo
Bonolis ad Antonella Clerici (“A proposito di Classic…”),
mentre Federica Felini recita alcuni versi di una poesia.
Ogni
artista, in questa serata, riproporrà con alcuni amici e colleghi la propria
canzone, con un particolare arrangiamento o un’originale coreografia.
Ad aprire la gara è Gigi D’Alessio, che si
presenta con i ragazzi del reality-show “Amici”; Antonino e
Maddalena cantano con lui, mentre gli altri eseguono deliziose
coreografie.
Sicuramente la canzone ci guadagna.
Il secondo artista in gara è Paolo Meneguzzi, accompagnato
dall’amico (ma si sussurra che ci sia qualcosa di più) Luca Di Risio,
che riesce a rovinare quel poco di buono che Paolo era riuscito a fare.
Curiosità: per la Clerici, il nome di Di Risio è Luigi.
Il terzo big è Marco Masini, con una versione acustica del suo
pezzo e l’apporto della voce di Jessica Morlecchi, decisamente
più matura vocalmente rispetto a quando cantava nei Gazosa (vincitori tra i
Giovani nel 2001).
Chiude la gara della categoria Uomini, Francesco Renga. Anche
per lui un diverso arrangiamento, forse migliore rispetto all’originale; al
pianoforte, il suo maestro di canto, nonché co-autore della canzone,
Maurizio Zappatini.
Dopo aver sentito i pareri degli opinionisti e i ridicoli
fischi di una parte del pubblico verso Ezio Vendrame, arriva il primo verdetto:
ad uscire di scena è Paolo Meneguzzi.
Parte la gara anche per la sezione Gruppi.
Le Vibrazioni si presentano con Elio (senza Storie Tese), che
sorprende tutti suonando il flauto traverso.
I Matia Bazar creano una situazione curiosa e decisamente
carina: a duettare, infatti, con Roberta Faccani (truccata sempre peggio) è
Sergio Muniz, fotomodello spagnolo vincitore dell’ultima edizione de “L’isola
dei famosi”.
Dopo il cambio d’abito di Federica Felini (“l’italiana che tenta di imparare
l’italiano”), è il turno della Dj Francesco Band, insieme a un
altro personaggio di spicco della scuderia di Claudio Cecchetto: Max
Pezzali.
A chiudere la categoria sono Nicky Nicolai e Stefano Di Battista Jazz
Quartet, ma a cantare la prima strofa è l’attore Alessandro
Preziosi, che prosegue poi il duetto con la cantante. Lei rinuncia
all’acuto finale per non farlo sfigurare. Bravi.
Arriva,
quindi, il momento dell’ospite internazionale: Hugh Grant.
L’attore inglese viene fatto accomodare davanti a una tavola allestita per il
tipico “tea-time” britannico, con tanto di gatto sul tavolo (lesson n°1: “the
cat is on the table”).
Particolarmente modesto, Hugh rifiuta la definizione di sex-simbol e scherza sul
fatto di risultare antipatico ai più. Antonella Clerici gli dedica una canzone e
in quel momento avrebbe voluto scomparire… Al termine dell’intervista, scambio
di magliette: a Grant quella dell’Inter, a Bonolis quella del Fulham.
Pubblicità e cambio d’abito anche per la Clerici, prima
dell’annuncio del gruppo eliminato: Dj Francesco Band. Un coro
di “NO” si diffonde nell’Ariston, ma le giurie, a mio modo di vedere, non
potevano fare diversamente.
La gara per la categoria Classic parte con
Nicola Arigliano.
Un percorso in calo il suo: preciso nella prima sera, distratto e a volte fuori
tempo stasera. Ma è comunque un successo, a tal punto da convincere Bonolis a
stravolgere gli schemi e a permettergli il bis, insieme a uno straordinario
gruppo di musicisti. Va in scena la storia del jazz italiano.
Prosegue la gara con Toto Cutugno e Annalisa Minetti.
Una partenza normale la loro, prima dell’ingresso della “guest star”:
Rita Pavone. Scelta azzeccata, ottima interpretazione.
Segue Marcella Bella, accompagnata dal fratello Gianni
al pianoforte e dall’attore Edorardo Costa, che recita la parte
dell’”uomo bastardo” di cui parla la canzone. Nulla di particolarmente
originale.
Chiude la categoria Peppino Di Capri, la cui canzone viene
coreografata da Debby Sleighter.
Peppino avrebbe voluto con sé Carla Fracci, che però è stata costretta a
declinare l’invito per motivi di salute.
Secondo ospite internazionale è la cantante californiana
Gwen Stefani
che
sul palco dell’Ariston canta “Rich girl”. Anche lei, come Bublé, ha origini
italiane e precisamente romane.
Arriva la terza eliminazione della serata: Nicola
Arigliano.
Peccato, perché la canzone era decisamente bella e ben arrangiata. Proprio
l’arrangiamento del brano “Colpevole” è considerato da molti il migliore del
Festival, ma il presentatore Bonolis non sa se verrà premiato come in passato il
miglior arrangiamento, cosa che il direttore artistico Bonolis dovrebbe sapere
bene.
Quarta categoria in gara è quella delle Donne.
La prima è Marina Rei, accompagnata vocalmente e musicalmente
da Riccardo Sinigallia e suo fratello Davide
(compagno di lei).
Segue Antonella Ruggiero, con una versione acustica del suo
brano. Solo due chitarre (e che chitarre! Quelle di Frank Gambale e
Maurizio Colonna) e la sua straordinaria voce. Applauditissima.
La terza donna è Alexia. Insieme a lei i Fank Off,
la band della trasmissione di Renzo Arbore.
Fuori campo, l’irriverente commento della Gialappa’s Band. Originale.
Ultima rappresentante della categoria Donne è Anna Tatangelo.
Canta insieme a Samantha Discolpa, anche lei uscita dalla
scuola di “Amici”. Sullo sfondo il balletto di Rossella Brescia e José Eduardo
Perez. Davvero molto bravi.
Arriva il verdetto anche per la categoria Donne: esce
Marina Rei. Forse troppo sofisticata per le giurie, esce comunque a
testa alta.
In un orario assurdo, quando mancano pochi minuti alla una di
notte, parte anche la gara dei giovani. Per loro solo
l’esecuzione originale.
Cantano, nell’ordine: gli Equ, Giovanna D’Angi,
Max De Angelis, La Differenza,
Veronica Ventavoli, Laura Bono.
All’1.40 finisce il calvario e si ha l’ultimo verdetto della serata.
I tre giovani che approdano alla finale sono: La Differenza, Laura Bono
e Veronica Ventavoli.
A loro il compito di dare del filo da torcere ai big nella
serata finale del 55° Festival della Canzone Italiana.
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